Bari, “Il Trenino della Felicità”: parla la titolare del servizio Roberta Crocetta
Bari, “Il Trenino della Felicità”: parla la titolare del servizio Roberta Crocetta
INTERVISTA – Roberta Crocetta, amministratrice del Gruppo Crocetta S.r.l., svolge da oltre 15 anni nella città di Bari l’attività di accoglienza turistica con il “Trenino della Felicità”. Da piccola realtà innovativa si è evoluta nel tempo, diventando un vero punto di riferimento per croceristi e visitatori del capoluogo pugliese che desiderano godere delle sue bellezze comodamente seduti e riparati. Le ho posto qualche domanda per conoscere qualcosa in più sull’azienda e sul suo andamento recente, in virtù anche del grande exploit attrattivo vissuto dalla nostra Regione e di cui siamo decisamente protagonisti.
Cos’è il Trenino della Felicità?
Si tratta di un’azienda di famiglia, nata negli anni 70. Mio padre, Felice, ha comprato il suo primo trenino l’anno in cui sono nata, ossia il 1970, e lo ha chiamato appunto “Trenino della Felicità”. Con il suo primo trenino ha regalato momenti di spensieratezza e gioia durante le feste patronali e le sagre. Aumentando la richiesta di mercato, i trenini sono diventati 2,3 e poi 4 e per circa 30 anni hanno svolto servizio navetta nei villaggi turistici, diventando con il passare degli anni dei mezzi che consentono ai turisti di visitare la città di Bari senza usare bus cittadini e senza stancarsi eccessivamente.
E ora se ne occupa lei?
Sì, il passaggio generazionale è avvenuto circa 10 anni fa. Oggi gestisco io insieme ai miei figli l’azienda di famiglia con grandissimo orgoglio. L’ho trasformata in una vera e propria agenzia di servizi turistici. Da qualche anno sono diventata nonna e con il piccolo Pietro siamo alla quarta generazione del trenino della felicità.
L’azienda prende il nome di “Gruppo Crocetta S.r.l.” proprio per il concetto di famiglia che le è caro…
Sì certamente, ma dalla piccola conduzione familiare siamo pian piano cresciuti e oggi il Gruppo Crocetta S.r.l. è presente nel portale di Puglia Promozione-Agenzia regionale del turismo ed è partner di BTM (Business Tourism Management), 365 giorni in Puglia S.r.l.s. e Salento Review. Preciso, inoltre, di essere iscritta con tessera 101 anche all’Associazione nazionale trasporti alternativi (A.N.T.A.) e di essere Consigliera dell’Associazione Professione Travel NCC donne 2030, in sigla APTNCCDONNE2030, la quale opera nel settore del trasporto e delle mobilità svolto da donne. Quindi direi che al di là del concetto di famiglia, porto avanti anche uno di emancipazione femminile.
Come funziona il servizio che offrite? E quali sono i lati negativi?
I nostri mezzi rispettano tutti gli standard previsti dalla normativa vigente sia in tema di sicurezza, che di tutela ambientale ed il personale altamente qualificato è assunto nel rispetto dei contratti collettivi nazionali vigenti.
Tutta la mia passione nello svolgere il lavoro di promozione del territorio attraverso l’utilizzo dei trenini turistici con l’ausilio di guide abilitate si scontra però con la realtà di fronte alla quale mi ritrovo molto spesso, ossia affermazioni del tipo: “Facciamo un giretto con il trenino” oppure “il trenino è una giostra”. Dinnanzi a queste e ad altre convinzioni resto sinceramente basita perché i miei trenini e quelli degli iscritti all’associazione A.N.T.A hanno tutti la licenza di trasporto pubblico non di linea, rispettando tutta la normativa vigente per il trasporto di persone, non hanno quindi la licenza di “Spettacolo Viaggiante”.
Molto spesso nessuno ne conosce la sostanziale differenza ma c’è una normativa ben precisa che deve essere rispettata e non aggirata. I nostri trenini sono dei salotti che circolano nelle città turistiche, siamo proprietari di attività che ogni mattina anziché” alzare la serranda”, girano “la chiave del trenino”.
Siamo professionisti del settore, non gente improvvisata. Chi pensa che acquistare e gestire un trenino sia una cosa facile, ha una convinzione distorta del nostro lavoro. Siamo un’azienda con la A maiuscola che affronta ogni giorno i problemi che hanno tutte le imprese in Italia.